Il gruppo f/64 e il Neorealismo fotografico.
Un interessante articolo di Simone Galli su “The Walkman”.
Walker Evans, Roadside Stand Near Birmingham/Roadside Store Between Tuscaloosa and Greensboro, Alabama, 1936; collection of the J. Paul Getty Museum, Los Angeles; © Walker Evans Archive, The Metropolitan Museum of Art, New York
Imogen Cunnigham, Ansel Adams photographing Half Dome in 1953.
Divenuto celebre per aver immortalato gli Stati Uniti della crisi economica degli anni trenta, Walker Evans (St. Louis, Missouri, 1903 – New Haven, Connecticut, 1975) ha influenzato con le sue immagini il modo di fotografare di diverse generazioni di fotografi, da Robert Frank a William Eggleston negli Stati Uniti, dalla corrente neorealista a Luigi Ghirri in Italia. I suoi scatti, prevalentemente in bianco e nero e con uno stile documentaristico, austero e distaccato, hanno saputo rappresentare brani di quotidianità persone, paesaggi, edifici, oggetti – di grande semplicità ed efficacia, riuscendo a donare alla realtà ritratta, umile e schietta, non solo bellezza ma anche, e soprattutto, dignità. Il catalogo, edito in occasione dell’XI edizione di Fotografia Europea, indaga la fortuna che il maestro americano ha riscosso in Italia a partire dagli anni trenta, ispirando il linguaggio poetico di numerosi fotografi e registi da Alberto Lattuada a Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Guido Guidi e Luigi Ghirri. Provenienti dagli archivi personali di questi artisti, sono infatti le fotografie di Evans qui presentate, insieme a libri, cartoline ed edizioni rare che, accostate a una selezione di loro scatti, mostrano la riflessione attuata sulla lezione del grande maestro americano. Presenti infine opere di Walker Evans provenienti da collezioni pubbliche e private italiane.